martedì 11 settembre 2012

Intervista Television 60's



TELEVISION 60'S




Formazione:

Mikki – Vocals and Bass
Frizz – Guitar and Backin Vocals
Maark – Guitar
Cioxxx – Drums


Luogo di provenienza: Bergamo





1. Com’è nato il gruppo? Ci sono stati cambiamenti nella formazione?

La band nasce dalla mente di Mikki e Cioxxx, due ragazzi di Bergamo, che durante una notte brava a Glasgow (Capodanno 2006) si ritrovano a chiedersi: “Perché non fondiamo una rock n roll band? Potremmo chiamarla Television 60’s!”. Detto fatto!
Alla coppia si unisce presto il chitarrista Frizz, amico di lunga data, con il quale incidono il primo album.
Nel 2009 la band decide di passare da un trio ad un poker e di aggiungere alla formazione un altro chitarrista, Manuel, che desse più spinta al loro sound. All’inizio del 2010 però si arriva ad un altro cambio: Manuel lascia spazio a Maark, con il quale dopo un anno la band registra il suo secondo album.



2. Che tipo di musica fate? In base a cosa avete scelto?

L’idea era semplice: formare una superband caratterizzata da testi ai limiti della decenza e ritmi capaci di far muovere teste e fianchi, con lo scopo di vivere la propria esistenza in mezzo alle donne nude e al rock n roll. Lo street-sleaze rock‘n’roll suonato dalla band è divertente, energico, mai banale, caratterizzato da canzoni con ritornelli che rimangono appiccicati addosso come il chewingum sotto la suola delle scarpe.


3. Che significato ha il nome del gruppo? Com’è nato (il nome)?

Il nome non significa assolutamente nulla, niente a che vedere con la televisione e gli anni 60, ma suonava maledettamente bene!



4. Avete pubblicato qualche album?

Ad oggi abbiamo pubblicato 2 album.
Il primo disco, composto da dodici pezzi e autoprodotto, esce nel 2008 con il titolo “One Shot, One Fall, One Crash”. Esso viene registrato presso lo Studio17 a Clusone (BG) con la supervisione di Lucky Chiva, chitarrista dei Jolly Power con cui, tra l’altro, abbiamo condiviso il palco in un paio di occasioni.
All’inizio del 2012 abbiamo firmato un contratto con la Street Symphonies Records, etichetta underground bresciana, sotto la quale è uscito il nostro secondo album, “Celebr-hate”, composto da 8 tracce e registrato presso il Tray Studio di Inzago (MI).



5. Secondo voi quanto è difficile trovare sostegno da parte di una casa discografica? Soprattutto
quando si emerge?


Moltissimo. Perché le case discografiche, soprattutto in Italia, tendono ad ignorare totalmente i gruppi emergenti affidandosi piuttosto a band affermate.
Oppure…se conosci le persone giuste e hai un gruppo di merda sfondi, se invece non hai conoscenze e hai un supergruppo nessuno ti caga.
L’unica speranza sono le etichette underground che sicuramente mettono anima e corpo in ciò che fanno ma purtroppo nella maggior parte dei casi non hanno fondi sufficienti per supportare adeguatamente le band.



6. Chi, secondo la vostra opinione, non vede di buon occhio il metal nostrano e cerca in qualche modo di mettergli i bastoni tra le ruote?

La Chiesa ahahah…che illumina solo quando brucia.



7. Quali sono i gruppi che più vi hanno influenzato? In che modo?

Tutti e nessuno. Le nostre canzoni non fan riferimento a nessuno in particolare, ci sono venute così in sala prove e così sono. E’ ovvio comunque che andiamo matti per la scena scan-rock (Backyard Babies su tutti), ma ascoltiamo tranquillamente anche altre robe come metal, elettronica, rap e swing. Il rock n roll non è un’etichetta, è come vedi la vita, e lo puoi trovare in qualsiasi genere musicale.



8. Com’è nata la passione per il vostro strumento? Perché avete scelto proprio quello?

Probabilmente casualmente.
A Frizz quindicenne piaceva Kurt Cobain, quindi ha iniziato a suonare la chitarra.

Mikki quindicenne ha visto un video degli Iron Maiden e, folgorato da Steve Harris, ha deciso di suonare il basso.

Cioxxx ha da sempre avuto il desiderio di spaccare e far rumore, quindi batteria.

Maark ha scelto la chitarra per fare il virtuoso ma ad un certo punto ha detto: “fanculo, voglio solo far ballare la gente”.



9. Suonate altri strumenti? O vorreste imparare a suonare altri strumenti?

No..quelli che abbiamo ci bastano e avanzano ahahahahah



10. Il live che più vi ha emozionato.

Ogni live ha un suo perché, ma se proprio dobbiamo scegliere votiamo il Live @ The Rambler (Eindhoven) in Olanda per ovvi motivi!



11. Secondo voi, oggi il Rock/Metal come viene visto dalle altre persone?

Secondo noi sempre più giovani si esaltano per il rock e il metal.



12. Secondo voi il metal emergente italiano ha più successo fuori dai confini italiani? Se sì, perché?

Sì, perché all’estero c’è più apertura mentale ed interesse per il nuovo, ma questo purtroppo vale per tutti i campi, non solo quello musicale.











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