giovedì 13 dicembre 2012

Intervista Twintera



TWINTERA



Formazione.

Fabio Merzi (vocals)
Simone Zanoni (lead and rhythm guitars)
Al Pia (lead and rhythm guitars)
Stefano Fava (bass)
Massimo Bellamoli (drums)


Luogo di provenienza. 
Grezzana (VR)



1. Com’è nato il gruppo? Ci sono stati cambiamenti nella formazione? 
Il gruppo è nato da una grande passione in comune per la musica e da una grande amicizia prima di tutto. Dal 2005 la line-up è rimasta invariata ma già negli anni precedenti avevamo cominciato con tanto entusiasmo e determinazione a suonare come “garage band” stretti da un grande rapporto tra noi stessi e con il rock. Dal 2007 al 2010 invece, si è unito a noi un sesto anello alle tastiere: Matteo “Teddy” Bigon, personaggio fantastico e imprevedibile sia musicalmente che personalmente. Con questa formazione a sei abbiamo prodotto il nostro primo Ep “Demotion”, per poi tornare ad essere un quintetto dopo il trasferimento del nostro Teddy a Londra. La sua unicità comunque è sempre fonte di ispirazione, quindi ci sentiamo ancora un po' in sei.


2. Che tipo di musica fate? In base a cosa avete scelto? Facciamo un po' fatica a definire la musica che suoniamo. Lo stampo alla base è chiaramente un heavy metal classico che ci ha sempre accomunati, ma non siamo in grado di etichettarci, né ci piace farlo. Ognuno di noi ha gusti e influenze musicali molto diverse in molti generi diversi, quindi il suono che ne risulta è una commistione delle nostre diverse “personalità musicali” (se così si possono definire), dato che la nostra composizione è sempre collettiva in ogni aspetto. Per questo non è una scelta per noi, ma semplicemente quello che naturalmente ci sentiamo di suonare, senza porci domande o barriere.


3. Che significato ha il nome del gruppo? Com'è nato (il nome)? 
Il nome del gruppo...se lo rivelassimo poi saremmo costretti ad eliminare chi ne viene a conoscenza!!
Il nome in realtà non ha un significato, o meglio, ne ha uno solo per noi dal momento che è nato molti anni fa per una semplice cazzata tra amici...si può dire “cazzata”? Se non si può dire diciamo “storiella scherzosa”. Se qualcuno vuole trovare il suo personale significato può liberamente inventarselo e farcelo sapere, magari è più divertente del nostro.



4. Avete pubblicato qualche album?
Se sì :
Com’è nato.
Significato del nome dell’album.
Significato della copertina.
Parla della storia.
Vi auto-producete oppure avete trovato un etichetta?
Avete incontrato qualche difficoltà nel mettere su questo progetto (prima, durante e dopo)? Se sì, quali?
Progetti futuri?
Non molto tempo dopo aver prodotto il primo Ep ci siamo posti come obbiettivo il primo album per il fatto che la voglia di far venire alla luce la nostra prima vera creazione completa era condivisa da tutti. Proprio durante la composizione abbiamo perso il prezioso supporto della tastiera e questo ci è costato diverso tempo, e ci ha costretti a ricostruire il nostro suono, del quale ora però siamo pienamente soddisfatti e nel quale ci identifichiamo totalmente. “Lines”, il titolo, non è altro che la semplice rappresentazione di quello che secondo noi siamo. Volevamo rappresentare cos'è musicalmente questo album: la commistione degli stili di ognuno di noi che confluiscono in un'unica multiforme ma coerente (speriamo) creazione, così come cinque linee che si intersecano e si intrecciano in diversi modi. La copertina rappresenta artisticamente proprio questo semplice concetto. Avendo lavorato molto duramente per realizzarlo ci auguriamo di poterlo promuovere al meglio, aggiungendo una buona dose di live e magari tentando di oltrepassare anche il confine nazionale.


5. Secondo voi quanto è difficile trovare sostegno da parte di una casa discografica? Soprattutto quando si emerge?
Crediamo sia generalmente difficile trovare sostegno facendo musica propria, qui e di questi tempi. E' veramente una realtà difficile, ma la voglia di suonare, di divertirsi e di far divertire è sempre la priorità al di là di un sostegno o meno. Escluso questo comunque, per la nostra esperienza personale, possiamo dire che esistono belle realtà che ce la mettono tutta per appoggiare le band emergenti: nel nostro caso la Logic Illogic (etichetta con la quale abbiamo firmato per l'uscita di “Lines”) è un bellissimo esempio di voglia e di entusiasmo nel sostenere gruppi dell'underground come noi e molti altri. Il sostegno è quindi difficile da trovare, ma realtà che credono in quello che facciamo quanto noi esistono.


6. Chi, secondo la vostra opinione, non vede di buon occhio il metal nostrano e cerca in qualche modo di mettergli i bastoni tra le ruote?
Questa è una domanda difficile forse, ma probabilmente risolvibile con un atteggiamento alla James Hatfield in “Live Shit”. Proviamo a spiegarci meglio anche senza usare tutti i suoi immancabili “fuck”: il nostro spirito, così come quello di moltissime band, è semplicemente andare su un palco, suonare, divertirci, sentirci incredibilmente bene perché stiamo facendo ciò che amiamo fare, goderci “la festa” e cercare di trasmettere, nel nostro piccolo, il nostro entusiasmo e la nostra passione. Se qualcuno non vede di buon occhio tutto questo dal nostro punto di vista non ne ha motivo. Quindi, cerchiamo di farglielo capire!


7. Quali sono i gruppi che più vi hanno influenzato? In che modo?
Per noi è sempre molto difficile riportare un elenco esaustivo dei gruppi che più ci hanno influenzato. In effetti, nonostante siano davvero svariati i nomi che ciascuno di noi inserirebbe in questa lista, non è mai facile individuare una band che, da questo punto di vista, ci accomuni. Potremmo citare certamente i Megadeth di Mustaine, pur non potendo definire il nostro genere thrash, i Symphony X di Romeo, pur essendo noi molto lontani dall'essere prog o, tanto meno, neoclassici, i Pink Floyd, seppur le atmosfere psichedeliche tipiche del quartetto britannico non siano di certo il nostro punto di forza.
In fase di composizione ci piace poter accingere, seppur in maniera evidentemente involontaria e totalmente libera, alle più svariate fonti e poter godere del differente contributo che ciascun membro della band può portare.


8. Com’è nata la passione per il vostro strumento? Perché avete scelto proprio quello?
La scelta è dipesa sicuramente da fattori di diversa natura. Se per alcuni di noi ha rappresentato infatti una alternativa a percorsi musicali precedentemente intrapresi, per altri è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Ed ancora, se da una parte, in termini pratici, sono entrate in gioco le possibilità del singolo componente, dall'altra è stata l'influenza delle persone a noi care ad indirizzarci. Le scelte sono spesso fortuite e casuali in questi casi. Certo è che la passione che ciascuno di noi coltiva ad oggi per il proprio strumento è decisamente maggiore di quanto potessimo immaginare agli inizi.


9. Suonate altri strumenti? O vorreste imparare a suonare altri strumenti?
Ad ognuno di noi è capitato, ed in alcuni casi capita ancora, di dilettarsi con strumenti diversi dal proprio. A tal proposito non possiamo non ricordare la nostra ormai celebre versione di "Rockin' in the Free World" a strumenti scambiati. Nonostante questi tentativi ciascuno di noi mantiene comunque una preferenza per il proprio strumento, che, di certo, rimane costante oggetto di studio e ricerca. Del resto si sa: non si finisce mai di imparare in questo campo.


10. Il live che più vi ha emozionato. 
Tra tutte le belle occasioni che ci sono capitate in questi anni, nelle quali abbiamo avuto l'opportunità di affiancare veramente molte band, anche di fama internazionale, ricordiamo sempre con grande emozione quella del maggio 2010 in cui condividemmo il palco con gli svedesi Evergrey. La band, che allora era in tour europeo, rientrava, e rientra tuttora, tra le quelle che hanno avuto maggiore influenza sul nostro sound. Se in quell'occasione ci avessero detto che Tom S. Englund, cantante e chitarrista della band, due anni più tardi sarebbe apparso come guest singer sulla quinta traccia ("Oversight") del nostro album di debutto di certo non gli avremmo creduto. E invece...
Ricordiamo con grande piacere anche la data di release party, tenutasi il 16 novembre scorso. Accorgerci di quante fossero le persone che ci supportano e prendono a cuore questo progetto, giorno dopo giorno, è stato a dir poco emozionante. Indimenticabile. Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti di cuore!


11. Secondo voi, oggi il Rock/Metal come viene visto dalle altre persone?
I pregiudizi non mancano di certo. Ciò che in certi casi appare inaspettatamente poco evidente ai più è che il metal, come il rock e come, del resto, tutti gli altri generi musicali, è un genere dalle mille sfaccettature. Potremmo perderci una giornata intera nell'elencare tutti i sottogeneri emersi negli ultimi trent'anni: thrash, power, prog, groove, ecc. La tendenza è spesso quella di fare di tutta l'erba un fascio in effetti.
Ciò che ci sentiamo di consigliare a coloro che volessero avvicinarsi a questo genere così adrenalinico ed emozionante è di lasciar perdere qualsiasi pregiudizio e farsi travolgere dal metallo!


12. Secondo voi il metal emergente italiano ha più successo fuori dai confini italiani? Se sì, perché?
Gli italiani sono famosi ed apprezzati in tutto il mondo per gli spaghetti alla carbonara, non certo per il metal emergente. Pensiamo non si possa affermare, in generale, che il metal nostrano abbia più successo fuori dai confini nazionali. In effetti non è neanche così facile avere la possibilità di esibirsi in terra straniera. Lo stiamo vivendo sulla nostra pelle. Tuttavia fortunatamente anche noi avremo con ottime probabilità il nostro battesimo di fuoco con l'arrivo della primavera (restate sintonizzati!).
Nonostante queste evidenti difficoltà pensiamo che in Italia si faccia del gran metal, che forse non ha ancora ricevuto l'attenzione che merita, sia dentro che fuori dai confini nazionali.








martedì 11 dicembre 2012

Intervista Thyper Furies



THYPER FURIES




Formazione.
JOHNNY THYPER: VOCE
MARIO MONTEVERDE: CHITARRA
ALISON RAYN: BASSO
DANIELE GOTTI: BATTERIA


Luogo di provenienza.
BRESCIA






1. Com’è nato il gruppo?
J: Il gruppo è nato nel mese di maggio (2012), avevo l'idea di far nascere la band da circa un anno,durante la pausa compositiva dei Neon Synthesis l'altra band in cui suono dal 2004, sentivo la voglia di creare un progetto diverso che mi rappresentasse in pieno e nel quale avrei potuto inserire tutte le influenze musicali che amo. Per poter passare dalla teoria alla pratica avevo bisogno di persone serie e con capacità così valutando alcuni musicisti provai a chiedere a Mario (chitarrista dei Penthagon) che conosco dai tempi del liceo e che ritengo senza paura di smentite tra i migliori chitarristi ritmici in circolazione e non parlo solo a livello di Brescia. Passato un po' di tempo accetto' e ne fui veramente felice. Il passo successivo fu la ricerca di un batterista e capito' l'occasione  durante un pranzo con Mario ed alcuni amici, tra un cineseria fritta e l'altra conobbi Daniele, scherzammo tutto il tempo a tavola ed infine mi disse che era il batterista dei Methedras e subito io e Mario gli proponemmo una prova per permettergli di valutare se potesse essere interessato all'idea, l'ultimo tassello ovvero il basso è rappresentato da Alison già mio bassista nei Neon Synthesis al quale dovetti solo dire il giorno e l'ora delle prove poiché era già pronto per questa nuova avventura, ci trovammo e provammo una cover dei Gotthard (Dream On) che servì per rompere il ghiaccio e da allora siamo i Thyper Furies con i quali ad oggi (dicembre 2012) abbiamo già 6 pezzi nostri.


2. Che tipo di musica fate? In base a cosa avete scelto?
J: Posso definirlo in modo generico Hard Rock/Metal, va comunque ascoltato per poter cogliere altre influenze di generi che abbiamo mescolato per creare il nostro sound. Per rispondere alla seconda domanda non riesco a spiegare come ho scelto di suonare e proporre proprio questo genere è un po' come fornire una spiegazione del perché sogno o mi innamoro ogni giorno del bello è qualcosa che ami intensamente e che vuoi rappresentare in musica.


3. Che significato ha il nome del gruppo? Com’è nato (il nome)?
J: Thyper Furies è composto da Thyper= the hyper che suggerisce l'idea di qualcosa portato all'eccesso e Furies (le furie o Erinni) nella mitologia erano 3 demoni alati con la testa piena di serpenti al posto dei capelli, dalla bocca lanciavano urla strazianti, il loro scopo era quello di  tornare sulla terra dall'inferno per vendicare gli omicidi e altre nefandezze umane (vengono citate anche da Dante nel suo “Inferno”) quindi in breve le ho immaginate in versione maschile, quali elementi della mia band che sono appunto in 3 e infine ci sono io che aggiungo quella dose di eccesso che completa il combo e relativo significato qui espresso in sintesi.

4. Avete pubblicato qualche album?
Abbiamo appena lanciato un Promozionale di 3 brani scaricabili gratuitamente dal nostro sito thyperfuries.com, abbiamo intenzione di completare ancora una manciata di song per poter registrare il primo album e ti anticipo che faremo anche un video ma per ora è tutto top secret.






LOGO UFFICIALE DELLA BAND : 
“ THE ALCHEMICAL FURIES SYMBOL"









5. Secondo voi quanto è difficile trovare sostegno da parte di una casa discografica? Soprattutto quando si emerge?
J: Dall'esperienza che ho fatto con l'altra mia band in cui avevamo la label posso dire che non è difficile trovarne una bensì è complicato trovare quella giusta che tuteli veramente la Band e la segua per farla arrivare a un buon livello questo si che è veramente raro da trovare. Avere una label solo per appiccicare il suo nome dietro ad un cd, ma dalla quale si ricava poco o niente è solo una perdita di tempo e di denaro e sottolineo denaro.



6. Chi, secondo la vostra opinione, non vede di buon occhio il metal nostrano e cerca in qualche modo di mettergli i bastoni tra le ruote?
J: Credo che ad intralciare le band non sia solo il pubblico italiano che non va a vedere i live, ma anche certi locali troppo attenti al proprio lucro anziché al fatto di concedere opportunità a gruppi validi. Il gestore è un imprenditore, se esso non osa, non promoziona e non crede in un investimento non può chiamarsi tale. Noto gestori che puntano su tribute e cover band perchè pensano al guadagno sicuro (io stimo chi fa tribute e cover, parlo delle scelte dei gestori) ma chi dice che ad esempio con una band che suona inediti il locale non sarebbe pieno allo stesso modo rispetto ai gruppi cover e tribute? Per fortuna di locali gestiti da persone nobili ce ne sono ancora e infatti suoneremo solo in locali gestiti da questi ultimi gli altri non ci interessano.


7. Quali sono i gruppi che più vi hanno influenzato? In che modo?
J: I gruppi che mi hanno maggiormente influenzato sono veramente molti e non riuscirei a scriverli tutti essi  appartengono anche a generi musicali  diversi l'uno dall'altro. In ogni caso ho preso ispirazione ad esempio da Elvis, Depeche Mode, Sister of Mercy ,Michael Jackson, Cradle of Filth, Dimmu Borgir, Tristania, Clan of Xymox, the Doors, Billy Idol, Danzig, Rob Zombie e White Zombie e molti altri. Recentemente una buona spinta per i nuovi pezzi è venuta da alcuni lavori degli Hardcore Superstar. Il mondo in cui la musica che ascolto influenza il mio stile viene dal fatto che non smetto mai di imparare, cerco le sfumature all'interno del brano che sto' ascoltando, modi diversi di cantare un determinato riff, resto incantato dalla maestria dei musicisti e stregato dall'idea che sono riusciti a trasformare in canzone e quindi in un'emozione che ami rivivere schiacciando “play” infinite volte.
M:Tutto è iniziato con i Metallica, la Bay Area e tutte quelle belle cose Thrash, Heavy e Hard Rock che gli anni 80 ci hanno regalato!! Andando avanti poi il Death Metal (Americano ma anche il melodico Svedese...) Dream Theater, Nevermore...potrei non finire mai!
D: Sicuramente Nevermore, Carcass, Pantera, Testament...anche se sono band che non rispecchiano lo stile dei Thyper.




8. Com’è nata la passione per il vostro strumento? Perché avete scelto proprio quello?

J:
 la passione per il canto posso dire di averla da sempre, da bambino mentre mio padre suonava la chitarra mia madre cantava e presto anch'io iniziai a cantare con loro ,ricordo i weekend spesi a canticchiare De Andrè con mio padre, mi sforzavo moltissimo per tentare di raggiungere la voce calda e  baritonale del grande Faber ovviamente senza successo perché con la mia voce da bambino potevo fare ben poco ma crescendo posso dire di essere abbastanza soddisfatto del timbro cupo che sono riuscito a creare per il mio cantato. Ho sempre amato il Baritono.

M: Da bambino ho studiato pianoforte ma poi la spinta verso qualcosa di meno "pesante" per l' età (tra i 6 e i 10 anni circa) mi ha portato verso la chitarra in maniera però autodidatta.
D: E' nata per caso, avevo voglia di suonare uno strumento pur ascoltando raramente musica, ho iniziato con pianoforte poi chitarra, mi sembravano troppo difficili e allora volevo far casino ed è arrivata la batteria, ringrazierò sempre mio padre che suona di tutto e ha saputo darmi consigli nella mia vita musicale e mio fratello Pacio (AntiClocWise, altro mio progetto) che mi ha fatto conoscere il metal \m/




9. Suonate altri strumenti? O vorreste imparare a suonare altri strumenti?
J: Si suono la chitarra a livello basic :D mi piacerebbe imparare a suonare il pianoforte.
M: Riesco a tenere un tempo con la batteria e mi piacerebbe imparare il Banjo ed il violoncello!! 
D: ho un' altra band black metal, i Fosch, dove suono la chitarra.


10. Secondo voi, oggi il Rock/Metal come viene visto dalle altre persone?
J: Viene visto come sempre con diffidenza perché la gente lo abbina inevitabilmente e se vogliamo in modo bigotto a cose negative, come ad esempio al diavolo, al rumore fine a stesso e ad altre cazzate che non meritano nemmeno di essere citate. Il Rock trasmesso dai media locali tranne rari casi è POP travestito da Rock il tutto miscelato da bella presenza e un look aggressivo farcito di borchie. In realtà nessuno di noi ha la pretesa che la nostra tipologia di musica, in senso generale, sia musica per tutti, siamo come una grande famiglia aldilà delle mode e del passare del tempo e sono convinto che il Rock e il Metal saranno immortali.
M: La parte Rock e Hard Rock si è aperta molto al grande pubblico negli ultimi 15 anni, per quanto riguarda il Metal in generale la situazione non è cambiata più di tanto rispetto alle "altre persone" ma forse è anche meglio così. 




11. Secondo voi il metal emergente italiano ha più successo fuori dai confini italiani? Se sì, perché?
J: La risposta è tristemente scontata, naturalmente se parliamo di un successo discreto, all'estero in particolare in alcune nazioni, il Rock e il Metal sono Mainstream ovvero rappresentano “IL GENERE” musicale piu' ascoltato e seguito e quindi rispetto a noi italiani è esattamente l'opposto, quando una band nostrana va a suonare fuori dai nostri confini anche se è sconosciuta viene accolta con affetto e i locali sono pieni di gente che partecipa e ti fa sentire amato (mi è capitato e ci tornerei anche in questo momento). Solo per farti un altro esempio stupido noi abbiamo appena firmato con una Promotion Americana che opera anche in Europa (MAMA TRASH PROMOTIONS,INC) che vanta artisti del calibro dei Deathstars e Private Line e che fino a qualche mese fa spingeva in america i the69eyes, sembra pazzesco che un gruppo di Brescia abbia una promotion del genere con tutte quelle che esistono in italia ma è solo un altro esempio dei tanti che potrei fare in termini di paragone.
M: Purtroppo, secondo me, non possiamo parlare di successo dei gruppi Italiani né in Italia né all'estero se non per quei pochi e validi nomi noti che purtroppo non hanno creato un movimento massiccio di band riconosciute e seguite. E' storia vecchia comunque che la gran percentuale delle responsabilità sia nella maledetta mentalità italiana che non supporta ma soprattutto invidia. In altri paesi ci sono sicuramente maggiori possibilità perché c'è molto più interesse verso la musica più pesante, vedi Svezia, Finlandia ecc ecc...
D: Diciamo che forse c'è più apertura all'estero, a livello di live e promozioni, c'è un'altra mentalità ma la cosa importante è che la gente ai concerti ci va!!!!





Vi ringrazio di cuore per la partecipazione. Siete stati gentilissimi. ^_^

Grazie a te per questa opportunità e per la tua Fede nel Rock e Metal.
Un abbraccio dai THYPER FURIES \m/,
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