giovedì 22 marzo 2012

Intervista Solid Vision


SOLID VISION



·         Formazione. Brian Maillard, Guitar - Yan Maillard, Drums - Americo Rigoldi, Keyboard - Lucio Manca, Bass - Samuele Pintus, Vocals


·         Luogo di provenienza. Italia- Svizzera




1.       Com’è nato il gruppo? Ci sono stati cambiamenti nella formazione?

La band nasce nel 2001, dalle ceneri dei SOLID SESSION III, un trio strumentale composto da Brian Maillard alla chitarra, Yan Maillard alla batteria e Riccardo Atzeni al basso, che riproponeva composizioni di Liquid Tension, Dream Theater, Steve Vai ecc.
Il trio, con l’obbiettivo di proporre del materiale originale, ricercano finalmente un cantante, introducendo Samuele Pintus. Qui nascono i Solid Vision, che completano ed arricchiscono la propria struttura con il tastierista Americo Rigoldi. Nel 2010, con il battesimo del nostro terzo lavoro discografico “Sacrifice”, Lucio Manca entra nella band come nuovo bassista.


2.       Che tipo di musica fate? In base a cosa avete scelto?

Già appassionati da sempre del metal più virtuoso, ci riteniamo una band con influenze certamente Hard Rock, Progressive Metal. Senza troppe etichette, scriviamo quello che ci piace!

3.       Che significato ha il nome del gruppo? Com’è nato (il nome)?

Come già accennato prima, la band esordisce con il nome “SOLID SESSION III”, forse un po’ anche plagiati dal progetto “Liquid Session Experiment” dalla quale coverizzavano alcuni dei brani che riproponevano in live e studio. Da li, il nome si è evoluto in Solid Vision, poiché Yan al tempo, utilizzava i piatti “paiste vision”, e Brian quasi spontaneamente ed ironicamente ha avuto ispirazione nel proporre l’insieme “Visione Solida”, anche in base a degli obbiettivi in cui la band crede fortemente, e lavora giorno dopo giorno per sostenere al meglio.
      
4.       Avete pubblicato qualche album?

Nel 2004 esce il primo disco ufficiale della band cagliaritana: "Eleven". L’incredibile numero di recensioni positive ha dato alla band la possibilità di effettuare diversi tour attraverso Italia, Olanda e Svizzera, prima di tornare di nuovo in studio per lavorare su brani esclusivi.
Successivamente la band ha occasione di collaborare con alcuni importanti marchi musicali quali Ibanez, Mesa Boogie, Morley, CVL Drums, Evans e strumenti Ufip.
La band ha preso parte come special guest ad uno dei concerti italiani degli "Helloween" e dei "Children of Bodom".
Nel 2006 esce il secondo album, "The Hurricane".
Durante il tour, la band incontra Charlie Dominici (primo cantante dei Dream Theater), il quale prende parte come special guest in uno dei loro show. Dopo di che i Solid Vision hanno iniziato a lavorare su un progetto parallelo con lo stesso Dominici nel ruolo di cantante, per costruire la seconda parte del suo concept: O3 A Trilogy parte 2; Composto e registrato in un solo mese al "solid-studio" e mixato da Marco Teske & Dominici presso Basement Studios in America, distribuito in tutto il mondo nel 2007 da Spv & InsideOut Labels.
Nel giugno 2007 vengono richiesti dai Dream Theater come special guests nel tour europeo insieme ad altre band di livello quali Megadeth e Riverside.
Dopo altri due mesi di lavoro, la band pubblica, con Inside Out & Audioglobe, l'ultimo capitolo della trilogia: 03 A Trilogy parte 3, nel 2008.
Non appena concluso il secondo disco con Charlie Dominici, i Solid Vision nel maggio 2010, compongono il terzo album della band: “Sacrifice”…Ora siamo terminando di comporre il nostro prossimo album.



§  Vi auto-producete oppure avete trovato un etichetta?

Per i primi due album, abbiamo collaborato con due etichette differenti, mentre per l'ultimo album “Sacrifice” abbiamo preferito collaborare con una label, CD BABY, che si occupa della distribuzione mondiale del nostro album in rete. Hanno un metodo lavorativo molto serio e professionale, e anche il cd solista di Brian Maillard “Melody in Captivity” ha preso lo stesso percorso.

§  Avete incontrato qualche difficoltà nel mettere su questo progetto (prima, durante e dopo)? Se sì, quali?
Non esistono difficoltà, ma sempre e solo nuove soluzioni!In questa band siamo sempre riusciti a gestire il lavoro in maniera più che soddisfacente, grazie anche all’ottimo rapporto di fratellanza che ci lega fortemente.

§  Progetti futuri?
Nuovo disco, nuovi tour, e speriamo sempre in meglio!

5.       Secondo voi quanto è difficile trovare sostegno da parte di una casa discografica? Soprattutto  quando si emerge?

È certamente molto complesso al giorno d’oggi trovare sostegno da parte di una casa discografica, poiché ormai firmare per un etichetta e come giocare alla lotteria.
Nonostante ciò, l’importante è suonare tanto dal vivo e far ascoltare in più palchi possibile la propria musica, grazie a questo una band riesce a vendere il proprio prodotto.

6.       Chi, secondo la vostra opinione, non vede di buon occhio il metal nostrano e cerca in qualche modo di mettergli i bastoni tra le ruote?

Non osiamo immaginare che nella musica ci debbano essere dei paletti, e delle persone che indeboliscono la voglia che una band ha di creare musica!!!Fiduciosi in questo, continuiamo a proliferare musica ogni giorno, perché ci sarà sempre qualcuno che sotto sotto ci apprezzerà.

7.       Quali sono i gruppi che più vi hanno influenzato? In che modo?

La band ascolta vari generi musicali, c’è chi è più influenzato dai vecchi gruppi progressive come King Crimson, Gentle Giant…spaziamo dai Tool ai Morbid Angel, e questo è interessante poiché è fonte di ispirazione per nuove sonorità ed armonie.


8.       Com’è nata la passione per il vostro strumento? Perché avete scelto proprio quello?

La passione per il nostro strumento è nata come dire per “amore a prima vista”.
Brian per esempio è stato attratto dalla chitarra dal primo momento; Lucio invece ha iniziato a suonare quando era praticamente ancora in fasce; Yan ha scelto lo strumento che più riusciva a sfogarlo; Americo dopo aver studiato il violino al conservatorio si è orientato verso il piano; Mentre Samuele, quando è nato non ha pianto: ha cantato!

9.       Suonate altri strumenti? O vorreste imparare a suonare altri strumenti?

Si, suoniamo tutti qualche strumento in più: Yan oltre che essere un ottimo batterista è anche un buon pianista; Americo come accennato prima è un grande violinista; Lucio se la cava bene anche con la chitarra, la batteria e la voce; Mentre Brian si diverte con la batteria di Yan, quando lui non c’è!

10.   Il live che più vi ha emozionato.

Senz’altro il tour che la band ha fatto nel 2007 come special guest ai Dream Theater con i DOMINICI. Suonare davanti a tanta gente é sempre un emozione che non puoi di certo dimenticare!

11.   Secondo voi, oggi il Rock/Metal come viene visto dalle altre persone?

Secondo noi non c’è tantissimo supporto verso il genere. Ancora oggi, persino un genere melodico come il nostro, viene definita “Musica del Demonio”.
C’è da dire che però, alcune persone che a prima vista non sembrerebbe, sono metallare fino al midollo!Brian l’altra sera era dal dentista e l’assistente gli ha confessato la sua passione per i Dimmu Borgir; Mentre Yan era all’ospedale per una visita, il dottore che lo ha visitato, si è congratulato con lui per il suo lavoro con Dominici!

12.   Secondo voi il metal emergente italiano ha più successo fuori dai confini italiani? Se sì, perché?

Ci sono sicuramente tante band metal ed affini in Italia, e tanta gente che apprezza quel genere, ma manchiamo di spazi per esibirsi dal vivo; purtroppo vi sono molte più probabilità di sfondare nei paesi nordici come la Norvegia, dove la musica è tradizione!infatti quando la band è on the road in  tour, c’è sempre un ottimo riscontro.







Vi ringrazio di cuore per la partecipazione. Siete stati gentilissimi. ^_^

Grazie mille a te per averci concesso questo spazio, speriamo di incontrarti presto ad uno dei nostri prossimi live show!
Lucio, Brian, Yan, Americo & Samuele

mercoledì 21 marzo 2012

Intervista Penthagon



PENTHAGON

FORMAZIONE
·         Stefano “Selva” Selvatico – Basso
·         (temporaneamente sostituito da      Michele “Mentex” Massoletti)
·         Francesco “Parla” Parlatore - Batteria
·         Marco Spagnuolo - Voce
·         Alessandro “Cau” Venzi - Chitarra
·         Mario Monteverde - Chitarra/Voce

LUOGO DI PROVENIENZA
·         Brescia.


1.       Com’è nato il gruppo? Il gruppo nasce nella primavera del 2008…dall’idea di Parla di creare un progetto tutto nuovo con elementi nuovi e provenienti da varie realtà musicali allora presenti a Brescia. Ci sono stati cambiamenti nella formazione? Si ed il più significativo,ovviamente, è stato il temporaneo stop del bassista con noi. Stefano “Selva” Selvatico, è entrato a far parte di una metal band inglese, “Savage Messiah”. Attualmente in tour con gli Evile, sostituito momentaneamente dall’ottimo e talentuoso Michele “Mentex” Massoletti, proveniente dagli Xabaras prog/death metal band Bresciana.

2.       Che tipo di musica fate? HEAVY/THRASH METAL, anche se ci è stato detto che è un po’ riduttivo! In base a cosa avete scelto? Non abbiamo scelto…abbiamo solo suonato e il risultato è stato che la musica ha scelto noi!BELLISSIMO!

3.       Che significato ha il nome del gruppo? Il significato è racchiuso nella forza di ogni elemento della band..un significato di unità che rende tutti gli elementi parte integrante di un’idea che prende una forma ben definita! Com’è nato (PENTHAGON)? Sinceramente, ricordo che è stato l’ultima cosa a cui tutti pensammo…eravamo più presi a suonare!!!

4.       Avete pubblicato qualche album? QUASI…Cioè uscirà a gennaio il nostro album di debutto, omonimo, con PUNISHMENT18RECORDS e distribuito da CODE7 gli inizi del 2012.


§  E’ nato dalla sinergia e la voglia di comporre di tutti.

§  Il titolo è omonimo del nome della band.

§  La copertina racchiude il significato dei pezzi composti.
§  ...
§  Vi auto-producete oppure avete trovato un etichetta? Allora, si, ci siamo auto-prodotti IN TUTTO E PER TUTTO! L’etichetta, con al quale abbiamo firmato, collaborerà con noi dal punto di vista promozionale e di distribuzione del disco.
§  Avete incontrato qualche difficoltà nel mettere su questo progetto (prima, durante e dopo)? Se sì, quali? Quando si vogliono fare grandi progetti e raggiungere certi obbiettivi…i problemi sono all’ordine del giorno…ma diciamo che la voglia di creare è stata significativamente più grande!
§  Progetti futuri? Si, SUONARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

5.       Secondo voi quanto è difficile trovare sostegno da parte di una casa discografica? Beh, stiamo parlando di livello Underground quindi di realtà piccole … In questo campo le etichette fungono da vetrina. Anche loro lavorano con budget più o meno ristretti e cercando di farti avere visibilità … è  difficile un po’ su tutti i fronti. Soprattutto quando si emerge? Noi siamo (sebbene, presi singolarmente, suoniamo già da un po’ di anni) un progetto nuovo e possiamo parlare solo dal punto di vista emergente … in realtà tutto il panorama viaggia sul filo del rasoio!

6.       Chi, secondo la vostra opinione, non vede di buon occhio il metal nostrano e cerca in qualche modo di mettergli i bastoni tra le ruote? Facciamo prima a dire chi non lo fa?Scherzi a parte...l’Italia da sempre, ma soprattutto negli ultimi 15 anni, ha vissuto all’ombra del bello, delle cose che tirano al momento … Quelle che “fanno Fico!!!” Il METAL non è una moda ma un modo di pensare e vivere la vita. Chi lo vive, lo fa al 100% in modo perenne senza mai cambiare idea…! Si rimane gli stessi senza mai “cambiar pelle per paura di essere emarginati” … forse questo fa paura ad altri!

7.       Quali sono i gruppi che più vi hanno influenzato? Principalmente NEVERMORE, ANNIHILATOR,  OVERKILL , DREAM THEATER, VICIOUS RUMORS, QUEEN, FATES WARNING…ma in realtà di band che ci hanno influenzato ce ne sarebbero molte di più. In che modo? Sicuramente per le loro sonorità, per il loro modo di concepire la musica e trasmetterla all’ascoltatore…Consigliamo di ascoltarli TUTTI!

8.       Com’è nata la passione per il vostro strumento? Perché avete scelto proprio quello?
    
Mario: “Per me è stata la cosa più spontanea e naturale del mondo, dopo aver lasciato il pianoforte verso i 9-10 anni ho preso in mano una chitarra ed ho cominciato a suonarla senza mai più lasciarla … ! Non è spiegabile quanto sia bello!”

Parla: “ La risposta è nella domanda! non so come nasce una passione … ti ci ritrovi dentro senza sapere come! È come innamorarsi alla fine! Esiste qualcuno al mondo che sa spiegare l'amore? No, non esiste! Beh, suonare è la stessa cosa per me!”

Cau: “A 12 anni mi sono innamorato dei Guns’N’Roses ed ho iniziato a suonare la chitarra. Ho preso le prime lezioni da un chitarrista blues incontrato per strada …”

Marco: “La mia primissima esperienza è stata in un coro di chiesa … perché?! dicevano che avevo una vocina bianca … -.-! Poi le scuole superiori e la curiosità verso la musica, nel corso degli anni, hanno fatto crescere questa passione del canto che mi ha portato fino ad oggi. E tutt’ora, l’amore per quello che faccio, continua a crescere.”

Mentex: “la passione per il basso è nata attraverso la stessa musica ed pur avendo suonato altri strumenti, il basso resta lo strumento con il quale mi esprimo meglio e che sento più mio!”


9.       Suonate altri strumenti? O vorreste imparare a suonare altri strumenti?
               
Mario: “Ho studiato il pianoforte da bambino e mi pento di aver smesso. Posso improvvisarmi al basso e riesco a tenere il tempo con una batteria...mi piacerebbe imparare a suonare il violoncello e il banjo!!!” 

Parla: “Vorrei suonare il basso e imparare a ballare il tip tap! ” 

Cau: ”Strimpello il basso. Mi piacerebbe imparare il pianoforte” 

Marco: “Strimpello la chitarra e il pianoforte … ovviamente da autodidatta! Mi piace sfogarmi con la batteria, ma è + un gioco che suonare davvero. Mi piacerebbe davvero imparare a suonare il basso e l’armonica a bocca.” 

Mentex: “Si la chitarra e la batteria. Mi piacerebbe suonare anche tanti altri strumenti!”


10.   Il live che più vi ha emozionato.
Di esperienze belle ne abbiamo avute… il primo concerto in assoluto alle pub le Streghe di Padova…Ma quello dove ti si paralizzano gli arti, senza ombra di dubbio è stato sul W.E.T. stage di WACKEN OPEN AIR 2010, il più grande festival metal attualmente in circolazione. Suonare davanti a migliaia di metallari che sono lì solo per sentire  METAL…da una bella botta di vita!!! suoni bene per forza e lì sotto fanno l’inferno!!!UNICO!

11.   Secondo voi, oggi il Rock/Metal come viene visto dalle altre persone? Eh, ma…credo ci siano 2 tipi di rockettari e metallari…c’è chi non si pone la domanda e va avanti per la sua strada chi invece ostenta troppo ma che in realtà non è ne un vero metallaro né un vero Rocker… ma solo un poser, uno fasullo!perchè…può far “figo”!!! (ndr)

12.   Secondo voi il metal emergente italiano ha più successo fuori dai confini italiani? Se sì, perché?
Il fatto che tu ci faccia questa domanda è già una risposta: se esistesse un mercato italiano del metal italiano la questione non si porrebbe. Le ragioni sono naturalmente tante. Possiamo provare a rispondere sulla base della nostra esperienza. Chi fa musica propria trova poche occasioni per suonare dal vivo. Nei locali predominano le tribute band e spesso il pubblico preferisce andare ad ascoltare cose che già conosce (anche se suonate male) piuttosto che ascoltare musica nuova. Questo limita le occasioni di visibilità.
A questo aggiungi certi difetti tipici della mentalità italiana, prima fra tutte  la tendenza all’esterofilia,  per cui tutto ciò che viene fatto all’estero è meglio di ciò che viene fatto in casa nostra. A questo proposito non è che le band italiane ottengano più successo fuori dai confini che in Italia, ma diventano famose in Italia solo dopo essersi fatte conoscere all’estero.  Come a dire che musicalmente importiamo anche la nostra musica!
Inoltre nel piccolo mondo musicale italiano sembrano prevalere invidie, scarso supporto, la mancanza di investimenti importanti e di alto livello, la tendenza a sentirsi già "arrivati" appena dopo l' incisione del 1° Demo...la lista potrebbe essere infinita...
Sarebbe necessaria una fuga di musicisti oltre che alla fuga di cervelli!!



Pagina Facebook: https://www.facebook.com/PENTHAGONBAND

Intervista Dark Ages

DARK AGES
·         Formazione.
-          Davide Cagnata: voce
-          Simone Calciolari: chitarre
-          Angela Busato: tastiere
-          Carlo “Bam Bam” Busato: batteria
-          Marco Gennari: basso

·         Luogo di provenienza.
              Verona e Mantova.



1.       Com’è nato il gruppo? Ci sono stati cambiamenti nella formazione?
Il gruppo è nato molti anni fa da alcuni giovanissimi musicisti che avevano in comune la passione per il rock; la prima formazione risale alla metà degli anni ’80 e da allora ci sono stati numerosi cambi di line-up fino al 2008 quando la band ha raggiunto un ottimo equilibrio con gli attuali componenti.

2.       Che tipo di musica fate? In base a cosa avete scelto?
Il genere che suoniamo è  prog-metal, affonda le radici dalla tradizione del prog anni ’70 con sonorità tipiche del metal anni ’80 e moderno. Il genere che proponiamo in realtà non è stata una scelta  ma semplicemente un incontro degli stili e delle influenze che hanno finora caratterizzato la formazione musicale di ciascuno di noi.

3.       Che significato ha il nome del gruppo? Com’è nato (il nome)?
Dark Ages significa letteralmente “età oscura” ovvero Medio Evo. Siamo convinti in effetti che l’epoca nella quale stiamo vivendo non sia ricca di avvenimenti o mutamenti, anche culturali e di costume, tali da diventare punti di svolta per l’umanità. Come nel Medio Evo appunto… stiamo aspettando un nuovo Rinascimento.

4.       Avete pubblicato qualche album?
I Dark Ages hanno pubblicato due album, il primo “Saturnalia” risale al 1991 mentre il secondo “Teumman – part one” è uscito nel maggio del 2011.

Com’è nato.
Parliamo di “Teumman – part one”: Nasce da alcuni soggetti di Davide uniti alle idee musicali di Simone. Mentre prendevano forma le prime vere canzoni ai due è balenata l’idea di scrivere una vera e propria Opera Rock e quindi un concept-album (cioè un disco dove tutte le tracce sono collegate tra loro nel significato, raccontando un unica vicenda). In seguito sono stati determinanti gli arrangiamenti degli altri componenti in particolare quelli di Angela per le parti strumentali.

§         Significato del nome dell’album.
Teumman è il nome del protagonista principale della nostra storia, un nome di origine assira che ha anche qualche assonanza con “the human”… resta a voi scoprire il perché.

Significato della copertina.
L’uomo in copertina raffigura il principe Teumman che grida al cielo tutta la sua sofferenza per quanto il destino gli ha riservato. I rami secchi dell’albero che escono dal suo corpo simboleggiano la rinascita nella dannazione della “nuova vita” da lui scelta.

Parla della storia.
Il sipario si apre su un campo di battaglia alla fine di uno scontro sul quale giacciono i cadaveri di vincitori e vinti. Ma un’ombra si aggira nel silenzio in cerca di un corpo per portarlo con sé negli inferi. Il corpo è quello di Teumman, principe elamita caduto in battaglia. Egli si ritrova nel Regno dei Morti e davanti a lui c’è Oriax, un demone che gli annuncia la possibilità di evitare la dannazione eterna. Entra in scena Berkaal, il Signore dell’Oscurità, che propone al principe un patto: se accetta di tornare sulla terra e far innamorare di sé Namrad, la fedele sposa del re assiro Agares, facendo così in modo che ella perda la sua anima, avrà in cambio l’immortalità. Teumman accetta, torna sulla terra e si presenta al palazzo di Re Agares. Il Re lo accoglie come un figlio ma un oscuro presagio gli ottenebra l’animo. Una volta a palazzo il principe incontra Namrad e sente nascere un forte sentimento nei suoi confronti che lei ricambia a sua volta e subito dopo è dilaniato dal dubbio perché si sente in colpa per essere parte di questo inganno. A questo punto evoca Berkaal e gli manifesta la sua intenzione di rinunciare al patto, ma ormai non può più tirarsi indietro, non gli resta che portare a termine il suo compito… e sui violenti scambi di battute di Regret la storia si interrompe…

Vi auto-producete oppure avete trovato un etichetta?
Abbiamo avuto la fortuna di trovare un accordo con un’etichetta italiana che ci ha sottoposto un contratto che prevede tra l’altro anche la massima libertà nostra sulle composizioni dei brani.

Avete incontrato qualche difficoltà nel mettere su questo progetto (prima, durante e dopo)? Se sì, quali?
Beh, la difficoltà maggiore è stata il tempo impiegato per gli arrangiamenti definitivi e per le registrazioni; è difficile lavorare ad un progetto complesso e vasto come quello che abbiamo voluto creare quando non si è musicisti “a tempo pieno”, ognuno di noi ha impegni di lavoro ed altro genere da portare avanti.

Progetti futuri?
Ovviamente “Teumman – part two”. Stiamo lavorando assiduamente ai pezzi e non vediamo l’ora di svelare l’epilogo della storia.

5.       Secondo voi quanto è difficile trovare sostegno da parte di una casa discografica? Soprattutto  quando si emerge?
Le case discografiche al giorno d’oggi pensano come una normale “azienda” ed il primo pensiero è quello di guadagnare. Per quanto le idee proposte possano essere buone non esistono più i talent-scout di qualche anno fa che investono, magari di tasca loro, rischiando a volte solo per passione. Per contro diciamo che oggi registrare e realizzare un CD con il quale portare a conoscenza degli altri la propria musica è veramente alla portata di tutte le tasche, quindi ci sono sempre più musicisti e gruppi che vogliono emergere e per forza la selezione è dura.

6.       Chi, secondo la vostra opinione, non vede di buon occhio il metal nostrano e cerca in qualche modo di mettergli i bastoni tra le ruote?
La cultura musicale dell’italiano medio è decisamente strana. Da una parte possiamo giustificarla per il fatto che di certo il paese del “bel canto” non vanta tradizioni rock come gli anglosassoni, mentre dall’altra è affascinata da tutto quello che “viene da fuori” perché ritenuto migliore. E’ vero che alcuni gruppi italiani a volte si limitano pateticamente a scimmiottare le bands più famose (magari peccando nella lingua inglese) ma è altrettanto vero che ci sono delle realtà molto più in gamba di qualche artista straniero e che meritano tutto il nostro interesse.
Se a tutto questo sommiamo il fatto che i media di certo non aiutano…

7.       Quali sono i gruppi che più vi hanno influenzato? In che modo?
Ciascuno di noi ha esperienze, ascolti ed influenze diverse tra loro; la fusione di queste ha reso possibile il sound dei Dark Ages e quello che si trova in Teumman. La lista dei gruppi che ascoltiamo sarebbe troppo lunga da scrivere!

8.       Com’è nata la passione per il vostro strumento? Perché avete scelto proprio quello?
(Simone) Quand’ero piccino la chitarra mi sembrava un’ ottimo strumento per far colpo sulle ragazze… poi mi ci sono appassionato veramente.
(Angela) Ho ricevuto in regalo una tastiera giocattolo all’età di 6 anni e da allora non ho più smesso di giocare con le tastiere!

9.       Suonate altri strumenti? O vorreste imparare a suonare altri strumenti?
Ognuno di noi suona anche altri strumenti, anche se non a livelli eccelsi.

10.   Il live che più vi ha emozionato.
Ne abbiamo fatti decisamente tanti di live. Tra i più belli ricordiamo Isola Rock 2010 in quanto è stata la prima volta che abbiamo eseguito interamente e tutto d’un fiato la prima parte di “Teumman”; ma siamo tutti concordi nel dire che forse quello più emozionante sarà il prossimo...

11.   Secondo voi, oggi il Rock/Metal come viene visto dalle altre persone?
La musica Rock è nata negli Stati Uniti d’America nella prima metà degli anni ’50. E’ da allora che i giovani la amano e i genitori la odiano, i giovani la osannano e le Istituzioni la osteggiano… oggi è esattamente come 60 anni fa. Il Rock è uno stato d’animo più che un genere musicale.

12.   Secondo voi il metal emergente italiano ha più successo fuori dai confini italiani? Se sì, perché?
All’estero la cultura musicale è diversa dalla nostra; la gente è certamente più curiosa verso le nuove proposte ed in ogni caso non fanno tanta distinzione da dove viene una persona, basta che abbia qualcosa di buono da far sentire.






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