mercoledì 21 marzo 2012

Intervista Penthagon



PENTHAGON

FORMAZIONE
·         Stefano “Selva” Selvatico – Basso
·         (temporaneamente sostituito da      Michele “Mentex” Massoletti)
·         Francesco “Parla” Parlatore - Batteria
·         Marco Spagnuolo - Voce
·         Alessandro “Cau” Venzi - Chitarra
·         Mario Monteverde - Chitarra/Voce

LUOGO DI PROVENIENZA
·         Brescia.


1.       Com’è nato il gruppo? Il gruppo nasce nella primavera del 2008…dall’idea di Parla di creare un progetto tutto nuovo con elementi nuovi e provenienti da varie realtà musicali allora presenti a Brescia. Ci sono stati cambiamenti nella formazione? Si ed il più significativo,ovviamente, è stato il temporaneo stop del bassista con noi. Stefano “Selva” Selvatico, è entrato a far parte di una metal band inglese, “Savage Messiah”. Attualmente in tour con gli Evile, sostituito momentaneamente dall’ottimo e talentuoso Michele “Mentex” Massoletti, proveniente dagli Xabaras prog/death metal band Bresciana.

2.       Che tipo di musica fate? HEAVY/THRASH METAL, anche se ci è stato detto che è un po’ riduttivo! In base a cosa avete scelto? Non abbiamo scelto…abbiamo solo suonato e il risultato è stato che la musica ha scelto noi!BELLISSIMO!

3.       Che significato ha il nome del gruppo? Il significato è racchiuso nella forza di ogni elemento della band..un significato di unità che rende tutti gli elementi parte integrante di un’idea che prende una forma ben definita! Com’è nato (PENTHAGON)? Sinceramente, ricordo che è stato l’ultima cosa a cui tutti pensammo…eravamo più presi a suonare!!!

4.       Avete pubblicato qualche album? QUASI…Cioè uscirà a gennaio il nostro album di debutto, omonimo, con PUNISHMENT18RECORDS e distribuito da CODE7 gli inizi del 2012.


§  E’ nato dalla sinergia e la voglia di comporre di tutti.

§  Il titolo è omonimo del nome della band.

§  La copertina racchiude il significato dei pezzi composti.
§  ...
§  Vi auto-producete oppure avete trovato un etichetta? Allora, si, ci siamo auto-prodotti IN TUTTO E PER TUTTO! L’etichetta, con al quale abbiamo firmato, collaborerà con noi dal punto di vista promozionale e di distribuzione del disco.
§  Avete incontrato qualche difficoltà nel mettere su questo progetto (prima, durante e dopo)? Se sì, quali? Quando si vogliono fare grandi progetti e raggiungere certi obbiettivi…i problemi sono all’ordine del giorno…ma diciamo che la voglia di creare è stata significativamente più grande!
§  Progetti futuri? Si, SUONARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

5.       Secondo voi quanto è difficile trovare sostegno da parte di una casa discografica? Beh, stiamo parlando di livello Underground quindi di realtà piccole … In questo campo le etichette fungono da vetrina. Anche loro lavorano con budget più o meno ristretti e cercando di farti avere visibilità … è  difficile un po’ su tutti i fronti. Soprattutto quando si emerge? Noi siamo (sebbene, presi singolarmente, suoniamo già da un po’ di anni) un progetto nuovo e possiamo parlare solo dal punto di vista emergente … in realtà tutto il panorama viaggia sul filo del rasoio!

6.       Chi, secondo la vostra opinione, non vede di buon occhio il metal nostrano e cerca in qualche modo di mettergli i bastoni tra le ruote? Facciamo prima a dire chi non lo fa?Scherzi a parte...l’Italia da sempre, ma soprattutto negli ultimi 15 anni, ha vissuto all’ombra del bello, delle cose che tirano al momento … Quelle che “fanno Fico!!!” Il METAL non è una moda ma un modo di pensare e vivere la vita. Chi lo vive, lo fa al 100% in modo perenne senza mai cambiare idea…! Si rimane gli stessi senza mai “cambiar pelle per paura di essere emarginati” … forse questo fa paura ad altri!

7.       Quali sono i gruppi che più vi hanno influenzato? Principalmente NEVERMORE, ANNIHILATOR,  OVERKILL , DREAM THEATER, VICIOUS RUMORS, QUEEN, FATES WARNING…ma in realtà di band che ci hanno influenzato ce ne sarebbero molte di più. In che modo? Sicuramente per le loro sonorità, per il loro modo di concepire la musica e trasmetterla all’ascoltatore…Consigliamo di ascoltarli TUTTI!

8.       Com’è nata la passione per il vostro strumento? Perché avete scelto proprio quello?
    
Mario: “Per me è stata la cosa più spontanea e naturale del mondo, dopo aver lasciato il pianoforte verso i 9-10 anni ho preso in mano una chitarra ed ho cominciato a suonarla senza mai più lasciarla … ! Non è spiegabile quanto sia bello!”

Parla: “ La risposta è nella domanda! non so come nasce una passione … ti ci ritrovi dentro senza sapere come! È come innamorarsi alla fine! Esiste qualcuno al mondo che sa spiegare l'amore? No, non esiste! Beh, suonare è la stessa cosa per me!”

Cau: “A 12 anni mi sono innamorato dei Guns’N’Roses ed ho iniziato a suonare la chitarra. Ho preso le prime lezioni da un chitarrista blues incontrato per strada …”

Marco: “La mia primissima esperienza è stata in un coro di chiesa … perché?! dicevano che avevo una vocina bianca … -.-! Poi le scuole superiori e la curiosità verso la musica, nel corso degli anni, hanno fatto crescere questa passione del canto che mi ha portato fino ad oggi. E tutt’ora, l’amore per quello che faccio, continua a crescere.”

Mentex: “la passione per il basso è nata attraverso la stessa musica ed pur avendo suonato altri strumenti, il basso resta lo strumento con il quale mi esprimo meglio e che sento più mio!”


9.       Suonate altri strumenti? O vorreste imparare a suonare altri strumenti?
               
Mario: “Ho studiato il pianoforte da bambino e mi pento di aver smesso. Posso improvvisarmi al basso e riesco a tenere il tempo con una batteria...mi piacerebbe imparare a suonare il violoncello e il banjo!!!” 

Parla: “Vorrei suonare il basso e imparare a ballare il tip tap! ” 

Cau: ”Strimpello il basso. Mi piacerebbe imparare il pianoforte” 

Marco: “Strimpello la chitarra e il pianoforte … ovviamente da autodidatta! Mi piace sfogarmi con la batteria, ma è + un gioco che suonare davvero. Mi piacerebbe davvero imparare a suonare il basso e l’armonica a bocca.” 

Mentex: “Si la chitarra e la batteria. Mi piacerebbe suonare anche tanti altri strumenti!”


10.   Il live che più vi ha emozionato.
Di esperienze belle ne abbiamo avute… il primo concerto in assoluto alle pub le Streghe di Padova…Ma quello dove ti si paralizzano gli arti, senza ombra di dubbio è stato sul W.E.T. stage di WACKEN OPEN AIR 2010, il più grande festival metal attualmente in circolazione. Suonare davanti a migliaia di metallari che sono lì solo per sentire  METAL…da una bella botta di vita!!! suoni bene per forza e lì sotto fanno l’inferno!!!UNICO!

11.   Secondo voi, oggi il Rock/Metal come viene visto dalle altre persone? Eh, ma…credo ci siano 2 tipi di rockettari e metallari…c’è chi non si pone la domanda e va avanti per la sua strada chi invece ostenta troppo ma che in realtà non è ne un vero metallaro né un vero Rocker… ma solo un poser, uno fasullo!perchè…può far “figo”!!! (ndr)

12.   Secondo voi il metal emergente italiano ha più successo fuori dai confini italiani? Se sì, perché?
Il fatto che tu ci faccia questa domanda è già una risposta: se esistesse un mercato italiano del metal italiano la questione non si porrebbe. Le ragioni sono naturalmente tante. Possiamo provare a rispondere sulla base della nostra esperienza. Chi fa musica propria trova poche occasioni per suonare dal vivo. Nei locali predominano le tribute band e spesso il pubblico preferisce andare ad ascoltare cose che già conosce (anche se suonate male) piuttosto che ascoltare musica nuova. Questo limita le occasioni di visibilità.
A questo aggiungi certi difetti tipici della mentalità italiana, prima fra tutte  la tendenza all’esterofilia,  per cui tutto ciò che viene fatto all’estero è meglio di ciò che viene fatto in casa nostra. A questo proposito non è che le band italiane ottengano più successo fuori dai confini che in Italia, ma diventano famose in Italia solo dopo essersi fatte conoscere all’estero.  Come a dire che musicalmente importiamo anche la nostra musica!
Inoltre nel piccolo mondo musicale italiano sembrano prevalere invidie, scarso supporto, la mancanza di investimenti importanti e di alto livello, la tendenza a sentirsi già "arrivati" appena dopo l' incisione del 1° Demo...la lista potrebbe essere infinita...
Sarebbe necessaria una fuga di musicisti oltre che alla fuga di cervelli!!



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