lunedì 15 ottobre 2012

Intervista Dollface


(Photo by Giovanna Aprili)
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DOLLFACE


Formazione:
Loris Fontana (chitarre elettriche acustiche, dobro, guitar synth, armonica, vocals)
Alessandro Sbalchiero (drums)
Fabio Agosti (bass)

Luogo di provenienza: Vicenza.





1. Com'è nato il gruppo?
DOLLFACE ROCK EXPERIENCE nascono dall'idea di libertà tematica e stilistica e dalla penna... o dal plettro di Loris Fontana,conosciuto musicista lombardo di base a Vicenza il genere proposto è sostanzialmente hard rock con varie influenze e vede nella formazione triangolare la miglior espressione. La band vede il chitarrista anche nelle vesti di cantante in un contesto di songwriting molto vicino al concetto di storyteller, in cui narra esperienze di vita con una introspezione non possibile senz'altro nei progetti passati.
Stilisticamente alla band piace essere libera e non stereotipata,dato che l'appartenenza ad alcuni filoni impone tutto ciò... la naturalezza e un suono e una attitudine derivata dal blues concorrono a ciò.
Ci sono stati cambiamenti nella formazione? Certo, come sempre vi sono dei percorsi obbligati, dato che l'amalgama non sempre può essere quella giusta.


2. Che tipo di musica fate?
E' un genere che ha delle basi sia nell'hard rock, nel blues, e per certi versi ci sono anche delle influenze un po' shred come tecnica espressa sulla chitarra.


3. In base a cosa avete scelto?
Per quanto mi riguarda mi viene spontaneo e naturale suonare così, sia per attitudine che per intenzione.


4. Che significato ha il nome del gruppo? Com’è nato (il nome)? 
Il mio amore per i gatti (Dollface è una razza), rimango sempre incantato dalle ragazze... e un tributo Hendrixiano senza dubbio ;)


5. Avete pubblicato qualche album?
Stiamo ora registrando i brani che andranno a comporre la full length.



Pensate di pubblicare un album?
Sarà una cosa fatta con molta cura e dedizione che avrà la caratteristica di suonare vero, senza molta elettronica e trucchi.
Avete già qualche idea?
Sì, abbiamo passato l'anno scorso e quest'anno a suonare a proporre i brani e sempre piacevano.






6. Secondo voi quanto è difficile trovare sostegno da parte di una casa discografica? Soprattutto quando si emerge?
Penso che di questi tempi sia molto difficile. Personalmente e tristemente non ho ancora visto nessuno vivere della propria arte, quindi… Quando si emerge tu mi chiedi? Difficilmente e a costo di grandi sacrifici, motivati dal fuoco sacro della passione...


7. Chi, secondo la vostra opinione, non vede di buon occhio il metal nostrano e cerca in qualche modo di mettergli i bastoni tra le ruote?
Non saprei dirti nulla in questo, di fatto è vero che finché si “dice” di supportare il “movimento” e poi non si fa la vedo dura dato che in certi casi i concerti metal non vanno sempre così bene (parlo di presenze).


8. Quali sono i gruppi che più vi hanno influenzato?
Sicuramente tutto l’hard rock di matrice /=, in cui c’era molta più sostanza rispetto alla miriade di gruppi omologati di oggi.
In che modo? Influenze “classiche “ date dall'ascolto reiterato di queste band tuttora Hendrix, Deep P urple, Rainbow, Zep. Credo siano irraggiungibili e non “suonano” da stantio come moltissimi dischi di band tipo quelle anni 80 e dintorni.


9. Com’è nata la passione per il vostro strumento? Perché avete scelto proprio quello? Suonate altri strumenti?
La chitarra per me è un oggetto d’arte stupendo oltre al fatto che è bellissima da suonare e da studiare. Io personalmente suono anche basso, un po' di tastiera, armonica, e altro.


10. Il live che più vi ha emozionato.
Come carica emotiva, cura certosina e caparbietà nel voler suonare (malgrado alcuni problemi) debbo dire Isola Rock 7 edizione, dato che tale festival è un patrimonio da difendere e propagare. Infatti, come dicevo prima, lo staff ben poco si lascia influenzare da vari burattinai e manipolatori, tristemente noti nel settore (tipo far suonare sempre le stesse 2-3 band con affluenze di pubblico risibili e ciononostante cercare di vender queste cose come “the ultimate fest”).


11. Secondo voi, oggi il Rock/Metal come viene visto dalle altre persone?
Anche qui ti posso rispondere che se una cosa deve essere intesa come una religione, salvo poi magari da parte degli stessi adepti rifiutare le stesse religioni tradizionali….mi vien da ridere…


12. Secondo voi il metal emergente italiano ha più successo fuori dai confini italiani? Se sì, perché?
Intanto di realmente emergente non vedo granché. Vedo dei gran come back, alcuni riusciti altri che funzionano esattamente come allora. Vedo nomi consolidati, vedo una gran opera di martellamento mediatico o quant'altro e ti posso assicurare comunque che già in un intervista dichiaravo il mio amore per l’hard rock più che heavy metal. Speriamo che comunque vengano tempi migliori per tutti.








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