venerdì 5 luglio 2013

Intervista Hypnotheticall



HYPNOTHETICALL





Formazione attuale
Marco Ciscatovoce
Davide Prettotastiere e synth
Mirko Marchesini chitarra solista/ritmica
Giuseppe Zaupachitarra solista/ritmica
Luca Capalbo basso
Francesco Trescabatteria e percussioni


Luogo di provenienza.
Veniamo tutti da comuni limitrofi della provincia di Vicenza, anche se il bassista è originario della Puglia.





1. Com'è nato il gruppo? Ci sono stati cambiamenti nella formazione?
Gli Hypnotheticall nascono nell'inverno del 1999 dall'incontro del cantante Francesco Dal Barco. Il batterista Paolo Veronese e il chitarrista Giuseppe Zaupa, l’unico e attuale membro della formazione originale. Grazie all'eterogeneità degli ascolti musicali, viene deciso di dare vita ad uno stile tecnico ma ricco di emozioni.
Il primo risultato di questo connubio avviene con la pubblicazione del demo "In Need Of A God?", un cd da 3 tracce registrato nel febbraio 2002.
Nell'aprile dell’anno successivo la band registra 6 nuove tracce dando vita al secondo demo autoprodotto: “Thorns”.
Durante questi anni, il trio originale degli Hypnotheticall sperimenta varie soluzioni musicali oltre che musicisti (soprattutto bassisti); con l’arrivo di Mirko Marchesini come seconda chitarra, la band ancora una volta riparte da zero con sperimentazioni tecniche e sonorità alternative. Il nuovo arrivato, grazie anche all'ispirazione di gruppi quali Tool, Meshuggah, King Crimson, A Perfect Circle, Rush, Sieges Even and Pain Of Salvation dona una nuova spinta al gruppo che lo incammina verso la produzione del primo promo-cd (“Promo 2006”).
All'inizio del 2008 la band acquista dinamicità e stabilità compositiva con l’arrivo del nuovo bassista Luca Capalbo, già militante negli ex “Glory Blister”. L’assetto definitivo dura pochi mesi perché il batterista originario lascia la band cedendo il posto a Francesco Tresca, già batterista della britannica power-metal band “Power Quest” e l’attuale “Arthemis”.
La rinnovata capacità compositiva degli Hypnotheticall porta la band in studio a registrare il primo album ufficiale: “Dead World”, distribuito dall'etichetta polacca Insanity Records nell’ottobre del 2009. Pochi mesi dopo la pubblicazione del nuovo album, il cantante lascia la band.
Dopo circa 10 anni di sperimentazioni e variazioni di line-up, la band raggiunge la formazione attuale con l’introduzione di un nuovo strumento attraverso il tastierista Davide Pretto, ex compositore dei Geode, Naif e tastierista della tribute band “Synesthesia” il quale porterà dentro la formazione la nuova voce degli Hypnotheticall: il giovane Marco Ciscato.
Grazie all'avvento delle tastiere e all'ispirazione a gruppi quali Porcupine Tree, Dream Theater, Symphony X e OSI (per citarne alcuni) la band è pronta per dare vita ad un rinnovato stile compositivo che sfocerà nella pubblicazione nel febbraio 2013 del secondo album ufficiale “A Farewell to Gravity”.
Attualmente la formazione è stabile, e grazie all'eterogeneità dei gusti musicali dei vari membri, il processo creativo è completamente sperimentale e innovativo, dando vita ad un genere molto particolare inquadrabile come progressive-metal sperimentale. Dal 2013 gli Hypnotheticall hanno firmato un contratto con l’italiana Logic(il)Logic, label adibita a distribuzione e promozione.


2. Che tipo di musica fate? In base a cosa avete scelto?
Come espresso sopra, il genere più direttamente coinvolto è il progressive, con tonalità fortemente metal e sperimentazioni a livello di ritmiche, sonorità e strutture compositive. Ogni membro partecipa attivamente al processo compositivo proponendo le sue influenze che variano parecchio da membro a membro comprendendo quasi l’intero panorama musicale esistente.


3.Che significato ha il nome del gruppo? Com'è nato (il nome)?
Hypnotheticall: è un gioco di parole generato dalla fusione dei due termini inglesi “hypothetical” – ipotetico e “hypnotic” – ipnotico con l’aggiunta di un “l” finale che ricorda così il termine “call” – chiamata.


4. Avete pubblicato qualche album? 
Se sì :
Com'è nato.
Significato del nome dell’album.
Significato della copertina.
Parla della storia.
Vi auto-producete oppure avete trovato un etichetta?
Avete incontrato qualche difficoltà nel mettere su questo progetto (prima, durante e dopo)? Se sì, quali?
Progetti futuri?

Gli album attualmente in distribuzione su tutti i vettori musicali online sono 2: “Dead World”, 2009, e “A Farewell to Gravity”, 2013. Dead World è stato composto per metà dalla vecchia formazione e registrato agli Hate Studio di Rosà; non presenta le tastiere e tratta temi di attualità, soprattutto cronaca. E’ stato autoprodotto, mentre la precedente etichetta si è occupata della parziale distribuzione. L’ultimo album A Farewell to Gravity è stato autoprodotto ed attualmente è distribuito dalla nuova etichetta Logic(il)Logic insieme al precedente lavoro discografico. E’ stato registrato nell'estate del 2012 presso il Remaster Studio di Vicenza con la collaborazione di Alessio Garavello (setup, incisione ed editing batteria e percussioni) e Luca Dal Lago che ha seguito l’editing e la registrazione di tutti gli altri strumenti. Il master del disco è stato fatto da Antony Lim negli studi di Londra. AFTG è rappresentato da una copertina che incarna la maggior parte degli elementi dei brani in esso contenuti; l’universo che fa da sfondo alla copertina è richiamato dal brano “From the universe beyond” con al centro della galassia il fulcro dell’albero della vita collegabile al brano “First draft of a life”. Gli origami che scaturiscono da tale albero sono citati in “Let life be an origami” mentre le radici dell’albero rappresentano il kraken, citato nella traccia “When the kraken comes”. L’assenza di gravità dello spazio che fa da sfondo richiama il titolo dell’album e dell’omonima traccia.
Per quanto riguarda i progetti futuri… abbiamo molte idee e brani già pronti a cui stiamo lavorando, perciò non escludiamo che in un futuro prossimo si torni in studio per il terzo disco ufficiale.


5. Secondo voi quanto è difficile trovare sostegno da parte di una casa discografica? Soprattutto quando si emerge?
Questa domanda, ovviamente, 30 anni fa suonava diversa in quanto è più una problematica attuale. In un periodo storico dove l’acquisto di album musicali è in ribasso e tutti scaricano dalla rete, anche le realtà più famose faticano a promuovere i loro lavori. Così le case discografiche non finanziano più per le piccole realtà come noi. Una buona parte delle band emergenti si finanzia in toto per anni finché non vengono “scoperti” o per meccanismi propri del mercato musicale “esplodono”. Noi facciamo un genere di nicchia per certi versi e la cosa si complica… variabili come il genere musicale e il paese d’origine della band contribuiscono alla riuscita/non riuscita del successo della band. Come si sa il bel paese è famoso per appoggiare un realtà più commerciale e cantata in lingua madre piuttosto che gruppi sperimentali anglofoni. Così il panorama di una nota rockstar italiana è molto più considerato rispetto alla musica straniera. Da qui si origina un circolo vizioso che vede le case discografiche nazionali a privilegiare il classico pop-rock piuttosto che un gruppo emergente dal genere sperimentale. Così siamo costretti a rivolgerci maggiormente al mercato estero e a labels straniere.


6. Chi, secondo la vostra opinione, non vede di buon occhio il metal nostrano e cerca in qualche modo di mettergli i bastoni tra le ruote?
Nessuno in particolare che noi conosciamo. E’ più un discorso di cultura musicale, come dicevo sopra. Basta girare un po’ per locali di altri stati per rendersene conto; è tutto il sistema italiano che non favorisce il metal rispetto ad altri generi. Realtà come il Gods of Metal rischiano di scomparire tanto che l’edizione di quest’anno è saltata; all'estero la musica trova ugual spazio in tutte le sue forme.


7. Quali sono i gruppi che più vi hanno influenzato? In che modo?
Come detto nella biografia, i componenti degli Hypnotheticall provengono da un background di ascolti musicali eterogeneo. Si va dagli anni ’60 alle band moderne meno note, passando dal progressive italiano di gruppi quali “Balletto di Bronzo” e “Locanda delle Fate” al trash metal sperimentale dei “Meshuggah”. Principalmente direi che i gruppi che ci influenzano di più a livello generale sono i Tool, Pain of Salvation, Porcupine Tree, anche se ogni componente ha una rosa di ispirazione propria.


8. Com’è nata la passione per il vostro strumento? Perché avete scelto proprio quello?
Personalmente (Davide Pretto, tastiere e synth) è stato mio padre a mandarmi a lezioni di pianoforte quando avevo 7 anni. Dopo circa 10 anni ho lasciato gli studi per iniziare a suonare con gli amici nelle prime cover band. Da qui è nata la vera passione per la musica che mi ha portato a dove sono ora, con collaborazioni varie, progetti musicali e 3 album discografici. Per gli altri membri l’approccio è stato più una scelta personale essendo avvenuto in età più matura.


9. Suonate altri strumenti? O vorreste imparare a suonare altri strumenti?
Ad un certo punto subentra la voglia di cambiare. Ecco perché il nostro batterista è anche un chitarrista, mentre sia Mirko che Luca suonano la batteria oltre che i loro strumenti. Io vorrei imparare il basso, così sono libero di muovermi e lasciare la mia postazione che purtroppo è sempre fissa e ciò mi vincola dal muovermi e comunicare il ritmo e l’energia. Magari in un lontano futuro…


10. Il live che più vi ha emozionato.
Il live che più ci ha emozionato è stato l’estate scorsa, il Villazza Rock Festival, evento locale nel capoluogo della nostra provincia (VI). Organizzazione incredibile, un palco mozzafiato da 18 metri dove poter muoversi, uno staff tecnico professionale che ci ha regalato suoni degni del nostro genere e ovviamente il pubblico. Quasi un migliaio di persone che ti guardano e ascoltano seguendo nota per nota non sapendo cosa avviene dopo…


11. Secondo voi, oggi il Rock/Metal come viene visto dalle altre persone?
Questa domanda si collega alla n.° 6 se riferito al nostro paese, in quanto solo in Italia il rock/metal è visto un po’ sottotono e non considerato come gli altri generi. Mi ricordo un’immagine curiosa di una coppia di tedeschi anziani, sull’ottantina d’anni, con la maglietta dei “Cannibal Corpse”. Questo sta a indicare che all'estero sono di “vedute più larghe”, con meno restrizioni.


12. Secondo voi il metal emergente italiano ha più successo fuori dai confini italiani? Se sì, perché?
Per lo stesso motivo che ho già detto sopra nei vari punti. Bisogna girare un po’ il mondo per rendersene conto. Complice anche il fatto che la maggior parte delle band che fanno metal cantano in Inglese, il metal al di fuori dell’Italia è più blasonato! Ti riporto 2 esempi personali della band. L’anno scorso siamo andati a Londra per fare il mastering dell’ultimo album; alla fine della sessione di master siamo usciti con il tecnico dello studio e ci ha portato da amici. Hanno voluto a tutti i costi sentire l’album come suonava e sono rimasti basiti di come in Italia non abbia riscosso la stessa attenzione visto che al solo impatto merita di essere divulgato ovunque cosa che in Italia passa abbastanza inosservato. Il secondo esempio che ti riporto è l’attenzione delle web magazine e giornali metal verso di noi. La nostra etichetta ci promuove in tutto il globo: la quantità (e la qualità – intesa come votazione) maggiore proviene dalle webzine estere olandesi, tedesche, polacche principalmente. Perché? In Italia il disco non è ancora stato “capito” bene (e mi verrebbe dire “ascoltato”) visto l’analisi che ne viene fatta. Così ci ritroviamo spesso valutazioni più basse rispetto all'estero che toccano punte di 9 punti su 10.





Vi ringrazio di cuore per la partecipazione. Siete stati gentilissimi. ^_^

CIAO JASMEN (bel nome tra l’altro!) non vediamo l’ora di conoscerti dal vivo fra un mese, un saluto dagli HYPNOTHETICALL, \m/















































































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