FEAR BETWEEN CROWD
Formazione:
Lead Vocals: Marco “Ciccio” Vecchiato.Rhythm Guitars/Backing Vocals: Luca “Kant” Cantiero.
Lead Guitars/Backing Vocals: Manuel “John” Sandri.
Bass Guitars: Vanni “Biste” Bistaffa.
Drums, Percussion: Giacomo “Jack” Giarola.
Luogo di provenienza.
Verona.
1. Com'è nato il gruppo? Ci sono stati cambiamenti nella formazione?
Per raccontare tutta la storia della band bisognerebbe scrivere un libro, perché di avvenimenti ce ne sono stati veramente tanti, forse troppi. Perciò cercheremo di fare una breve sintesi.
La nostra band nacque nel 2008 da un'idea di Luca e dell'ex chitarrista Renè durante un pomeriggio di musica e cazzeggio.
Nel 2009 si unirono Marco alla voce, Simone al basso e Giacomo alla batteria.
Poco tempo dopo Simone lasciò la band e al suo posto arrivò Vanni, così iniziammo a lavorare per il primo live.
Quel live riscosse un buon successo perciò decidemmo di iniziare a comporre alcuni brani, e al live successivo presentammo una prima versione di “When I See You Bleed”.
A causa di vari impegni personali Renè decise di abbandonare il gruppo lasciandoci in un periodo di assestamento.
Quando tutto ormai sembrava essere giunto al punto di rottura alla chitarra si presentò Manuel, e riuscimmo così a riprendere il nostro cammino.
Decidemmo di cambiare il nome della band e cominciammo a scrivere nuovo materiale, giungendo così a poter realizzare il nostro primo EP.
Dopo mesi di lavoro, ri-arrangiamenti di alcune canzoni e registrazioni, nel novembre 2012 lanciammo il nostro primo EP dal titolo F.B.C. - Fear Between Crowd.
Abbiamo poi proseguito con la composizione di nuovo materiale, arrivando così ad avere un buon repertorio che ci ha permesso di esibirci solo con brani originali.
2. Che tipo di musica fate? In base a cosa avete scelto?
Il nostro genere lo abbiamo chiamato “Modern Metal”, questo perché i nostri brani si basano su molti generi di metal, dal più lontano Heavy anni 70, al più recente Metalcore, Melodic e Groove. “Modern Metal” è l'unione di tutti i generi metal resi uniformi tramite un sound ed una tecnica moderna e completa. La scelta è stata fatta per dare libero sfogo creativo a tutti i componenti della band in quanto arriviamo da percorsi metal differenti, per creare canzoni dal sound innovativo e ampio, ma diretto.
3. Che significato ha il nome del gruppo? Com’è nato (il nome)?
“Fear Between Crowd” (da cui l'acronimo e nostro logo FBC), letteralmente tradotto significa Panico tra la folla. Questo nome lo abbiamo scelto perché rappresenta lo spirito del nostro genere musicale e per le tematiche affrontate nei nostri testi, tematiche che non sempre vengono comprese ed affrontate ma per lo più ignorate dalla gente comune, affermando che la paura è la matrice nascosta delle scelte nella società d'oggi, o almeno nella stragrande maggioranza di esse, importanti o meno che siano.
Più che un album è un EP, visto che contiene solo 5 canzoni:
Com'è nato.
Manuel voleva fare delle demo tape dei pezzi che avevamo composto fino a quel momento, in modo da avere una visione completa dei brani, per eventuali modifiche per poter rendere le canzoni definitive in vista di un EP promozionale. In seguito ascoltando le canzoni registrate ci rendemmo conto che la qualità non era per niente male, viste anche le nozioni di home recording che Manuel aveva imparato tramite dei corsi. Così decidemmo di portare le registrazioni al massimo della qualità che potevamo permetterci e dopo alcuni mesi di lavoro l'EP prese finalmente forma.
Significato del nome dell’album.
Abbiamo deciso di chiamarlo come il nome della nostra band, perché lo scopo di questo lavoro serviva solo a promuoverci e a farci conoscere.
Significato della copertina.
Il pianeta in fiamme rappresenta il mondo che cambia, cioè un mondo apparentemente bello su cui vivere che, in seguito al nostro logo che si marchia su di esso, viene privato del velo che lo ricopriva e che nascondeva la verità, cioè un mondo degradato che necessita di un cambiamento radicale. Abbiamo scelto il fuoco perché secondo noi era l'elemento più metal che potesse rappresentare un rinnovamento.
Parla della storia.
I testi raccontano le vicende di un ragazzo che, dopo lunghe riflessioni, si rende conto di ciò che accade intorno a lui e quindi decide di agire per cambiare lo stato delle cose. Ovviamente è solo un frammento di una storia più grande che abbiamo intenzione di raccontare in quello che sarà il nostro primo album.
Vi auto-producete oppure avete trovato un etichetta?
Il disco è stato auto-prodotto. Infatti abbiamo utilizzato la strumentazione di Manuel per le registrazioni, mentre per tutto quello che riguarda grafica e stampa abbiamo attinto dalle nostre modeste finanze, approfittando di ottime offerte che ci siamo trovati davanti e pagando le varie cose in momenti differenti così da poter avere comunque un po' di respiro.
Avete incontrato qualche difficoltà nel mettere su questo progetto (prima, durante e dopo)? Se sì, quali?
Le difficoltà, dovendo arrangiarci per tutto, non sono mancate. Principalmente abbiamo avuto difficoltà nelle tempistiche di registrazione dovute ai vari impegni personali dei componenti. Poi ovviamente non sono mancate difficoltà a livello economico perché non disponevamo di un grande budget.
Progetti futuri?
Abbiamo intenzione di realizzare un full-lenght che racconti completamente la storia introdotta dall'EP: in pratica un concept album. Inoltre a breve dovremmo realizzare un video-clip di un nostro brano insieme al remaster dei brani dell'EP.
5. Secondo voi quanto è difficile trovare sostegno da parte di una casa discografica? Soprattutto quando si emerge?
Con l'avanzare della tecnologia, le band emergenti hanno maggior possibilità di registrare un disco per conto proprio, quindi per le etichette non conta quasi più nulla che una band abbia un disco all'attivo, perché appunto non è più una cosa che possono fare in pochi come lo era qualche anno fa. Infatti ora vogliono band che oltre ad un disco di alta qualità abbiano anche un video online ; questo significa che le etichette cercano band che abbiano del capitale sottomano da poter spendere. A causa di ciò, non ci sono più molte case discografiche che aiutano le band emergenti, ma sono le band stesse che devono arrangiarsi per essere prese in considerazione . Solo qualche etichetta indipendente dà una mano alle nuove band; quindi secondo noi bisogna arrangiarsi per farsi conoscere, tirando fuori i soldi di tasca propria per essere scelti dalle case discografiche in modo da compiere il grande passo. Dopo tutto questo iniziano a darti una mano, ma difficilmente lo fanno prima.
Per prima cosa ci sono le istituzioni cristiane, le quali considerano il metal (o il rock in generale) come una cosa da demonizzare. Questo perché vedono le tematiche e lo stile di vita tipici del metal come un qualcosa di satanico e negativo. Questo è indice di come le istituzioni cristiane vivano di stereotipi e di chiusura mentale, elementi che sono dovuti alla loro paura di confrontarsi con qualcosa di diverso.
In secondo luogo, con un minimo riferimento anche al nostro paese, c'è la gente “normale” che vive di TV e radio. Queste persone, infatti, considerano indice di alto tenore di vita sociale ciò che i mass-media propongono. E' dunque difficile che queste persone riescano ad avvicinarsi ad un genere estremo e di nicchia come il nostro, poiché viene tenuto poco o nulla in considerazione dai media nostrani in quanto (in termini di mercato) il metal è ritenuto un investimento poco sicuro. Perciò vengono favoriti club o discoteche a discapito di live pub o comunque di locali che fanno suonare musica rock o metal.
7. Quali sono i gruppi che più vi hanno influenzato? In che modo?
Come spiegato prima il nostro genere è l'unione di più tipi di metal, perciò tutti noi della band abbiamo influenze diverse che cerchiamo di mettere dentro alle nostre canzoni. Di conseguenza elencare per ogni componente tutti i gruppi che lo hanno influenzato sarebbe troppo lunga. Diciamo che i gruppi principali che ci hanno influenzato sono: Threat Signal, Trivium, Five Finger Death Punch, Solution .45, Scar Symmetry, Killswitch Engage, Pantera, Lamb Of God e All That Remains. Tutti questi gruppi ci hanno influenzato per le tematiche da loro trattate, per i sound estremamente aggressivi, ma con sfaccettature melodiche molto coinvolgenti (ad eccezione dei Lamb Of God) e soprattutto per il loro tecnicismo. Così noi, oltre alle influenze di ogni componente, cerchiamo di incorporare queste caratteristiche nel nostro sound.
Marco: La passione del canto è cominciata andando ad ascoltare una delle prove del mio attuale gruppo. Non cantavo un gran che all'epoca per le cover che suonavamo nel repertorio, però anche se non ero molto bravo mi sentivo all'altezza del ruolo. La vera passione è sbocciata quando ho iniziato a prendere lezioni di canto (che frequento tutt'ora), per arrivare ad essere un cantante più completo! In seguito sono migliorato molto e ciò mi ha unito di più sia al mio gruppo che alla mia passione per il canto. Ho scelto la voce come strumento perché tramite essa riesco ad esprimere e a dare emozioni a delle semplici frasi che magari solo lette non averebbero lo stesso significato emozionale.
Luca: Fino all'età di 13 anni della musica non mi importava un gran che, diciamo che ascoltavo quello che capitava. Tutto ebbe inizio un giorno a casa di un mio amico, suo fratello più grande stava ascoltando Carry on dei Manowar, in quel preciso istante quel suono, quel genere musicale mi entrò dentro in maniera indelebile. Nei mesi successivi iniziai ad ascoltare metal, rock, hard rock, blues e tutti i loro generi derivanti, così un giorno ascoltai Sweet child o mine dei Guns and Roses e vedere Slash, il suo aspetto, la sua melodia e come faceva cantare la chitarra nelle altre sue canzoni mi ha fatto amare lo strumento, così iniziai a suonare la chitarra e a prendere lezioni dal mio attuale maestro e amico Andrea Martongelli (Arthemis), grazie a lui affinai la tecnica e imparai a dare voce al mio strumento. Col passare degli anni completai la mia sacra triade: Slash, Zakk Wylde e Eddie Van Halen, dall'unione dei quali nasce il mio sound e stile cioè ritmiche graffianti e veloci con assoli melodici utilizzando per entrambe le cose le tecniche tipiche dei 3, armonici artificiali, tapping e legati. Grazie a tutto ciò la chitarra e la musica rimangono l'unico mezzo per esprimere la mia anima e le mie emozioni per questo l'ho scelta, grazie ad essa posso dar voce alle parole che non si riescono ad esprimere a voce.
Manuel: L'input iniziale diciamo che me lo diede mio padre quando avevo 6 anni poiché anche lui suonava la chitarra, infatti provengo da una famiglia dove la musica ha ricoperto un ruolo fondamentale. La scelta dello strumento è avvenuta principalmente perché mi era già familiare sin dalla tenera età e pian piano mi sono reso conto che si trattava dello strumento con cui riuscivo ad esprimere meglio ciò che provavo. Grazie a tutto ciò è cresciuta la mia passione per la chitarra portandomi ad approfondirne tutti gli aspetti.
Vanni: E' nata quasi per gioco poiché è stata una necessità di un mio amico, nonché ex compagno di classe, trovare chiunque avesse voglia di suonare il basso. Prima di quel giorno, di intraprendere qualunque attività musicale nemmeno mi era mai sfiorata per la testa ma quando per il mio 15esimo compleanno mi comprai il mio primo basso insieme ad un “amplificatorino” per la modica cifra di 150 euro, cominciai (da autodidatta) a sviluppare tecnica e passione per lo strumento. Ciò che mi convinse a mantenere il ruolo di bassista per sempre invece di passare alla chitarra, la quale offre più visibilità e più “suonabilità” per così dire, non é stato un qualche motivo in particolare ma piuttosto una persona in particolare cioè Steve Harris, che negli Iron Maiden ha fatto e FA tutt'ora la differenza col suo talento compositivo più che tecnico, come potrebbe essere a differenza un Billy Sheehan (Mr. Big); quest'ultimo assieme a Jhon Myung (Dream Theater) mi hanno spronato ad usare il mio strumento in maniera molto più tecnica fino a far diventare leggermente “piacevole” imparare sempre più cose per poter poi esprimerlo al 110% nelle composizioni delle nostre canzoni quasi come un dovere di qualunque metallaro al giorno d'oggi visto il tasso tecnico elevatissimo.
Giacomo: La mia passione per la batteria è nata quando avevo 8 anni, grazie alla mia passione per la musica decisi di iniziare a suonare tal strumento perché mi affascinava il suono e la sua imponenza.
Da quel momento fino ad oggi rimane la mia passione più grande.
9. Suonate altri strumenti? O vorreste imparare a suonare altri strumenti? Marco: Quando ho l'occasione suono la batteria ma non seriamente, però mi piacerebbe molto imparare a suonarla insieme alla tastiera/pianoforte quest'ultimi per i miei esercizi quotidiani di canto.
Luca: Nella mia band oltre alla chitarra faccio anche da seconda voce, cantare mi è sempre piaciuto e dopo aver preso alcune lezioni ho iniziato anche a cantare, ma grazie a Marco continuo a crescere e ad imparare anche ad usare la voce come strumento. Oltre a questo ho in progetto di imparare a suonare la tastiera/piano perché mi piace il suono e le melodie che si possono creare con tali strumenti.
Manuel: Non suono altri strumenti, anche se per un po' ho preso lezioni di canto (che dovrei riprendere perché c'ho perso la mano :D). Non mi dispiacerebbe imparare a suonare un po' la tastiera o il pianoforte, perché sono molto utili soprattutto sul piano della composizione.
Vanni: Più che suonare è un “strimpellare” la chitarra classica ed elettrica ( dei miei chitarristi ovviamente XD). Se potessi vorrei imparare a suonare il pianoforte oppure il violoncello/violino...non saprei specificare.
Giacomo: Oltre alla batteria suono la chitarra a livello autodidattico, ma vista la mia passione per la musica mi piacerebbe imparare anche a cantare e a suonare molti altri strumenti.
Marco: Il live che più mi ha emozionato è stato quello a Vigasio (VR), perché ho notato l'unione vera della band e la nostra continua crescita musicale. Soprattutto per le soddisfazioni ricevute, tramite gli apprezzamenti del pubblico dopo anni che abbiamo duramente cercato di dare voce alla nostra band.
Luca: Il live a Vigasio (VR) rimane tra quelli più importanti perché ho visto i frutti del duro lavoro fatto in tanti anni e la realizzazione del mio sogno di avere una band così unita e pronta a crescere ogni giorno insieme a me. Una cosa che sento costante in ogni live è la passione e l'unione che mi danno i miei compagni sul palco e fuori rendendoci una cosa sola.
Manuel: Sicuramente il live a Vigasio (VR), perché sono riuscito a suonare al meglio nonostante la stanchezza e mi sono sentito veramente in sintonia con la mia band, in poche parole eravamo un'entità unica.
Vanni: Decisamente il primo con la prima formazione in quanto eravamo gli unici in quella giornata, che se non ricordo male era un saggio di scuole di musica, a proporre qualche brano metal, per cui tutti i metallari del circondario aspettavano solo noi XD. Non c'era il cosiddetto “pienone” però la platea era molto affollata e con la tensione della “prima volta” in cui suonavo ciò che mi piaceva seriamente con componenti all'altezza per quanto riguarda tecnica e rapporto personale, oltre alle acclamazioni dagli spettatori fanno il resto.
Giacomo: Per ora visto che abbiamo alle spalle solamente pochi live indubbiamente il live a Vigasio (VR), perché ho suonato particolarmente bene e insieme al mio gruppo avevamo molta adrenalina in corpo quindi in poche parole è stata UNA FIGATA.
11. Secondo voi, oggi il Rock/Metal come viene visto dalle altre persone?
Dipende dal tipo di persone, quelle dalla mentalità aperta nei confronti della musica lo vedono come un punto d'incontro comune per liberarsi dalle problematiche di vita e dalla pressione quotidiana; mentre per tutte le altre persone viene considerata come una musica per persone “diverse”, soggetti senza un futuro ed un fine ben preciso, questo solo perché quest'ultimi hanno paura di ciò che è diverso dal loro standard abitudinario. L'unica giustificazione a tal pensiero è l'immagine che non solo il metal, ma il rock in generale ha sempre dato di sé stesso: cioè ambiente saturo di alcool e droghe pesanti o meno che portano allo sbando chi sceglie una professione musicale, cosa che a nostro parere è quasi ormai estinta e a quei tempi era forse giustificabile poiché aiutava le vendite dei dischi, infatti, era di moda qualunque cosa potesse offrire la sensazione di ribellione alle regole.
12. Secondo voi il metal emergente italiano ha più successo fuori dai confini italiani? Se sì, perché?
Sicuramente! I motivi sono più di uno:
-La mentalità in alcuni stati dell'estero è più aperta e predisposta ad un genere particolare come il metal;
-All'estero ci sono molti più locali ed eventi che danno la possibilità alle band di emergere;
- In Italia purtroppo non si può emergere facilmente perché la mentalità è stata plagiata, tramite la trasmissione e la commercializzazione 24 ore su 24 dei media tramite talent-show e reality-show dei quali non ci degniamo neanche di fare i nomi!!!
-L'affermazione precedente non è altro che il risultato di una mentalità, non solo musicale, che non ha mai voluto evolversi in maniera considerevole ( come il solo imparare l'inglese, che include quasi tutto il panorama metal dei testi musicali) ma che, come da italiani D.O.C., ha sempre messo il se stesso come priorità, e quindi trasmette un senso di adeguazione ai gusti altrui pur di non rischiare di cadere nell'oblio del rifiuto o dissenso, e quindi nella solitudine.
-Quelli che potrebbero essere festival di un immensa gamma di generi musicali sono da sempre rimpiazzati con sagre di paese in cui suonano SEMPRE orchestre di liscio per cui parteciperanno SEMPRE e solo anziani (almeno per quel che riguarda la nostra provincia).
-Per finire in Italia la musica è stata commercializzata e venduta sempre tramite programmi televisivi o scelte commerciali dai quali nascono “artisti” con le solite canzoni scritte a tavolino e frasi senza senso affrontando tematiche scontate e futili, quando in realtà nei bar di paese si possono trovare artisti migliori di essi, come le band che cercano di emergere.
Vi ringrazio di cuore per la partecipazione. Siete stati gentilissimi. ^_^
Grazie a te per l'opportunità che ci hai offerto, e a tutti coloro che ci sostengono STAY METAL \m/
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